IL PAVIMENTO COSMATESCO DELLA
CATTEDRALE DI ANAGNI
La nuova edizione appena pubblicata (maggio 2012)
Nicola Severino, ha condotto delle analisi approfondite sul luogo, scoprendo dettagli nella cripta di San Magno che hanno permesso di formulare nuove incredibili ipotesi sul pavimento stesso, ritenuto dagli studiosi uno dei pochi originali cosmateschi.
Vedi l'anteprima su http://cosmati.wordpress.com
e su http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=797796
Il
Pavimento Cosmatesco della Cattedrale di Anagni
La storia,
l'analisi, le nuove ipotesi
2° Edizione, Roccasecca 2012
Il pavimento musivo, in opus
tessellatum della cattedrale di Santa Maria in Anagni è un monumento tra i
più importanti al mondo nel suo genere. Esso è forse uno dei pochi, se non
l'unico ad essere stato "firmato" dal maestro, Cosma, che lo fece circa l'anno
1227. Ma nella cattedrale, esiste un secondo pavimento che per certi aspetti è
anche più importante del primo perchè considerato dagli esperti "largamente
originale": quello della cripta di San Magno nella stessa cattedrale. Il libro
si propone di dare una visione diversa rispetto alle opinioni attuali circa
questo monumento che per la sfrontatezza delle ipotesi, costruite sulla base di
solide osservazioni dei caratteri stilistici e di altri importanti dettagli
osservati di recente dall'autore, non mancherà di sorpredere il lettore,
conducendolo lontano dai luoghi comuni che da sempre sono stati come un
"passaparola" tra chi si è occupato dell'argomento, senza mai indagare veramente
a fondo nella ricerca di dettagli che ne sconvolgessero la storia e la stessa
identità. L'autore così si esprime: "Io stesso ho avuto difficoltà nel
credere alle incredibili soluzioni che si presentavano di volta in volta che
mettevo insieme i dettagli osservati per ricostruire una visione complessiva,
come in un puzzle scomposto. Quando non ho potuto fare a meno di dichiarare
"plausibile", fino a prova contraria, la mia ipotesi principale sul pavimento
della cripta di San Magno, ho dovuto chiedere un colloquio con l'attuale
responsabile ai Beni Culturali del Capitolo della Cattedrale per avere un suo
parere; ed egli mi ha risposto che al di là di come stanno le cose, se le
ipotesi formulate sono basate su osservazioni contestualizzabili e verificabili,
si deve avere la forza ed il coraggio di farle conoscere al grande pubblico. E
così ho fatto, ed ora la storia del pavimento cosmatesco di Anagni, potrebbe
essere definitivamente cambiata".