mercoledì 19 novembre 2014



In questo saggio l'autore svela, almeno in parte, la storia e il mistero che avvolge il pavimento musivo della Cappella Palatina, a cominciare dalle più antiche citazioni di Filagato da Cerami e di Ugo Falcando i quali riferiscono di un'opera che ricorda un prato fiorito che non appassisce mai perché fatto di marmi preziosi, metafora di una eterna primavera. Ma nessuna traccia di decorazioni floreali si scorge oggi nel pavimento della chiesa ad eccezione dei sectilia floreali che decorano la fascia musiva che corre sulle grandi lastre marmoree lungo le pareti. Un pavimento i cui lineamenti riconducono all'arte islamico-moresca, in un contesto musivo prettamente bizantino nel presbiterio e islamico nelle navate, ma che viene stilisticamente corrotto da una forte ed inspiegabile presenza di patterns che contraddistinguono l'arte musiva cosmatesca romana. Così, l'impressione di camminare su dei "tappeti orientali", viene fortemente contrastata dall'impressione di camminare su un pavimento per metà cosmatesco! A questo si aggiunge un mistero ancora più grande: quello della diversità dei lineamenti del pavimento che si osserva nei tanti disegni effettuati dagli architetti inviati dalla Scuola di Belle Arti di Parigi in Sicilia, appositamente per descrivere e prendere i rilievi dei monumenti storici. Da Hittorf a Lenoir, da Gailhabaud a Serradifalco, il pavimento della Palatina assume colori, disegni e connotati sempre diversi, forse spiegabili solo pensando ai tanti e permanenti restauri portati avanti ininterrottamente dal XVI al XIX secolo. Tuttavia, una foto non datata, ma molto antica, mostra chiaramente il pavimento della Palatina in modo diverso da come lo si vede oggi. Tutto ciò l'autore ha raccolto e descritto, insieme all'analisi documentaria e autoptica del monumento musivo pavimentale, in una impresa mai tentata prima, volta a capire e svelare la storia e il mistero del pavimento musivo della Cappella Palatina di Palermo.

LINKS:

To buy the book


To read and download for free the PDF digital book





martedì 1 aprile 2014




Il nuovo libro di Nicola Severino, raccoglie alcuni saggi di fondamentale importanza per gli studi sui pavimenti cosmateschi.
Gli argomenti trattati sono i seguenti:
- Le opere cosmatesche nella chiesa di San Pietro ad Alba Fucens;
- Basilica di San Lorenzo fuori le Mura: un nuovo mistero da svelare;
- Il pavimento musivo della basilica di Santa Maria Antiqua: un nuovo contributo per la sua datazione e attribuzione;
- La firma dell’Artista: il repertorio musivo definitivo della bottega di Lorenzo;
- Le fasce marmoree che formano le partizioni reticolari, le rotae, le guilloche, iquinconce e i dischi dei pavimenti cosmateschi;
- Il pavimento cosmatesco della Cappella di San Zenone in Santa Prassede a Roma: un falso carolingio?
- La controversia sul pavimento musivo della chiesa abbaziale di Montecassino: aveva ragione Ermenegildo Scaccia Scarafoni o Herbert Bloch e Angelo Pantoni?
Saggi fondamentali, questi, che offrono un aggiornamento dello stato delle ricerche, delle ipotesi di datazione e attribuzione e dei nuovi metodi investigativi in merito, ferme in generale dal 1980, anno di pubblicazione dell’ultimo studio specifico di Dorothy F. Glass, che ha costituito per decenni l’unica fonte sull’argomento.
Per l’anteprima ed acquisto vedi: